(…) Trattieni il
sole con nebbie gentili; / incanta
la campagna d'ametista.
Ma piano, piano!
/ Per amore dell'uva, se non altro,
i cui pampini
bruciano nel gelo, / i cui
grappoli andrebbero distrutti
per amore dell'uva
lungo il muro.
(Robert Frost)
BARILE (POTENZA) - Nell'elegante Art Exhibit Gallery del
"CONVENTO WINE SPACE" "Vernissage" della 2^ edizione
"PREMIO BARILE 2015". Prima delle conclusioni del Sindaco Antonio
Murano,il Presidente della Pro Loco, Daniela Bracuto, Armando Lostaglio,
V.Presidente Nazionale CINIT, Arch.Donato Rondinella Gestore della raffinata
struttura, Rocco Franciosa Socio e dir. Unpli Basilicata, La Giurìa, nominata
ad hoc, per la selezione e valutazione, anche attraverso una Giurìa popolare,
è presieduta dall'Artista Vittorio VERTONE e dal Giornalista RAI-TV Rocco
BRANCATI, con vari altri Esperti del settore. La Mostra, 31 gli Artisti di
diverse parti d'Italia, resta a disposizione del pubblico tutti i giorni , sino
al 27 Dicembre 2015. Nel pomeriggio del 27 alle ore 15 la GIURIA esprimerà il
proprio giudizio di merito per i primi 3 Classificati, alle 18:00 è prevista la
cerimonia di Premiazione.
L'arte, noi, il mondo
Aderire alle iniziative di arti, siano esse visive,
pittoriche o
filmiche, rappresenta sempre un grande momento di
riflessione e di analisi da proporre ad una comunità, la più allargata
possibile. E sarebbe bene avanzare le considerazioni soprattutto al
mondo giovanile, senza tuttavia scadere nella retorica o nell'abusata
pretesa di fare didattica ad ogni costo. Pertanto, riteniamo che
l'arte sia sempre di più i momento
necessario per il confronto e la messa in moto di discipline che bene conciliano con il rispetto verso
gli altri e verso la natura. Ecco dunque il tema centrale di questa
festa dell'arte che vede baricentrica la comunità arbreshe di Barile e le sue risorse, naturali ed intellettuali: la tradizione del vino, ma
anche dell'olio e dell'acqua quali vitali elementi "liquidi"
che rimandano ad una salvaguardia dell'ambiente e del luogo di
appartenenza, prima ancora che
della tradizione. Una genesi ambientale cui l'uomo da
sempre ha confermato la propria rigenerazione, in una simbiosi
con il creato spesso deturpata da vincoli economici inquinanti
(anche da noi) e fuorvianti verso una concezione di purezza cui la
natura offre continui rimandi. Il Cinema, nella sua ormai secolare storia,
offre momenti di grande capacità interpretativa del bisogno dell'uomo
di misurarsi con
l'ambiente, cercando di preservarlo da spinte
mortificanti e devastanti.
Un film per tutti, un documentario recentissimo
presentato all'ultima Mostra di Venezia, connota la necessità per cui l''uomo debba
ritrovare armonia con la natura, con se stessi, con le differenze e le
diversità; il titolo è "Human",
l'autore un reporter regista di origine francese, Yann Arthus Bertrand, il quale ha raccolto con
testimonianze nei vari continenti ed etnie tanto diverse il concetto di terra, di madre natura e
di umanità, appunto. Un afflato poetico di civiltà e di
convivenza, cui l'arte deve fungere da suggello interpretativo e indispensabile. Scriveva due secoli or sono il grande Feodor Dostoevskij:
"Viviamo in un paradiso ma non facciamo nulla per saperlo".
Armando Lostaglio
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